Dal 26 al 29 novembre 2014 il Consorzio I Vini del Piemonte ha ospitato un gruppo di otto giornalisti canadesi del settore food&wine grazie a una partnership con l’ICE
Dal 26 al 29 novembre 2014 il Consorzio I Vini del Piemonte, in collaborazione con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa e la Strada del vino Astesana, ha ospitato un gruppo di otto giornalisti canadesi del settore food&wine grazie a una partnership con l’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. L’attività ha lo scopo di diffondere la conoscenza del Piemonte in Canada, attraverso le principali riviste specializzate e alcuni dei più importanti quotidiani del paese nordamericano, mettendo in luce l’unicità della produzione vitivinicola regionale e gli aspetti territoriali, culturali e storici che la caratterizzano.
Il mercato canadese è uno dei più promettenti per il “Made in Italy”, in particolare per il settore dell’agroalimentare e il vino è il motore trainante dell’export italiano in questo paese. La presenza di giornalisti del settore costituisce dunque un’occasione privilegiata per far conoscere oltreoceano le colline piemontesi del vino, da poco entrate a far parte del al Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
La Langa del Barolo con le sue cantine storiche, i belvedere, i castelli, i musei e la sua “capitale” Alba, le colline del Barbaresco e il Monferrato, con le Cattedrali Sotterranee dell’Astigiano sono le tappe del tour che per quattro giorni ha coinvolto gli ospiti in una full immersion nel Piemonte vitivinicolo.
Il programma prevedeva visite e degustazioni a dieci cantine di Langhe, Roero e Monferrato, una Wine Tasting Experience© nell’Enoteca Regionale di Canelli, due “Wine Maker’s Dinner” presso i ristoranti della Strada del Barolo con la partecipazione di alcuni produttori piemontesi a presentare i propri vini, visita alle Cattedrali Sotterranee di Canelli e al Castello di Grinzane Cavour, recentemente entrati a far parte del patrimonio UNESCO e al Wi.Mu., il Museo del Vino a Barolo e, infine, una cena leisure di commiato, durante la quale gli ospiti hanno potuto gustare le tipicità della cucina regionale proposte in abbinamento ai grandi vini piemontesi.
«Quest’attività riveste importanza strategica per il nostro territorio – spiega Andrea Faccio, presidente del Consorzio I Vini del Piemonte –, perché ci consente di presentare l’eccellenza piemontese ad autorevoli rappresentanti della stampa di settore che certamente conoscono molto bene i nostri vini e la nostra regione, anche in virtù dell’importantissimo riconoscimento da parte dell’UNESCO, ma che in questo modo hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza autentica, sperimentando in prima persona l’accoglienza delle nostre strutture, conoscendo direttamente i produttori e ammirando con i loro occhi la bellezza di paesaggi, borghi e castelli».
Il mercato canadese del vino
Il Canada gode di grande stabilità politica e finanziaria e di un basso tasso di inflazione e di disoccupazione. Le esportazioni, i consumi privati e gli investimenti sono i tre elementi trainanti dell’economia canadese: in questo contesto il consumatore canadese continua a favorire prodotti di sempre maggiore qualità.
I vini italiani, con un valore di 395 milioni di Dollari Canadesi (circa 277 milioni di Euro), sono il primo prodotto dell’export italiano in Canada. Nonostante ciò, le opportunità per i vini italiani non sono affatto esaurite, soprattutto in virtù di un consumo interno di prodotti alcolici che mostra segnali di costante crescita. Secondo uno studio condotto dall’agenzia britannica ISWR nel 2012 per conto di Vinexpo il consumo di vino in Canada cresce tre volte più rapidamente della media mondiale: tra il 2007 e il 2011 ha registrato un incremento del 14,6% e per il periodo dal 2012 al 2016 le previsioni dell’agenzia indicano una crescita del 14,3% che farà del Canada il quinto mercato mondiale per la crescita del consumo di vino dopo Cina, Stati Uniti, Russia e Germania. Attualmente la Francia è il primo paese fornitore in valore, mentre l’Italia detiene il primato in termini di quantità. [1]
[1] ITA – Italian Trade Agency, Canada importazioni e consumo di vino, 2013: www.ice.gov.it/paesi/america/canada/upload/135/2013%20NOTA%20VINO%20CANADA.pdf